Quando si pensa alla Sicilia vengono subito in mente le bellissime spiagge, gli affascinanti monumenti e la millenaria e variegata cultura ma prima di tutto questo, prima ancora della bellissima Etna, dell’azzurro mare, delle valli dei templi viene in mente il CANNOLO SICILIANO.
Un dolce ormai conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo, una colonna portante della “sicilianità“. Possiamo tranquillamente affermare che visitare la Sicilia senza mangiare un cannolo è come non averla visitata affatto.
Per chi non dovesse conoscerlo (dubito ci sia qualcuno che non sappia di cosa stiamo parlando) il cannolo siciliano è un dolce composto da una cialda croccante fritta nello strutto, detta “scorza“, ripiena di crema di ricotta di pecora con una spolverata di cioccolato o pistacchio e frutta candita alle due estremità.
Ma quali sono le origini di questo dolce? Chi dobbiamo ringraziare per questo “patrimonio dell’umanità”?!
In una terra antica e dominata da migliaia di culture come la Sicilia è molto difficile trovare le origini storiche del suo patrimonio e tutto si perde in affascinanti misteri che diventano piacevoli argomenti di discussione da affrontare al BAR consumando un vassoio di cannoli.
Ci sono molteplici leggende che narrano le origini del Cannolo Siciliano ma nessuna conferma assoluta. Noi di JustSicily, amanti della Sicilia e di tutto ciò che in essa risiede, abbiamo deciso di elencarvele di seguito in modo che possiate decidere di credere a quella che più vi piacerà.
Il Cannolo Siciliano, vero portatore di unione tra ISLAM e CRISTIANESIMO.
Sebbene esistano tracce di un antico cannolo già durante l’Impero Romano, si dice che i cannoli di oggi siano nati nella città di Caltanissetta durante la dominazione araba. Caltanissetta, traduzione del nome originale arabo “Kalt El Nissa”, era il luogo dove gli emiri saraceni costruivano il loro harem. A conferma di ciò, la traduzione del nome Caltanissetta significa “Castello delle donne”.
Si narra che le mogli dell’emiro, per ingannare il tempo, si dedicassero alla preparazione di pietanze stravaganti e avrebbero modificato la ricetta di un dolce arabo già esistente, fatto di ricotta, mandorle e miele, rielaborandolo e mischiandolo con la ricetta romana dando così vita ad una specialità che sarebbe poi divenuta universalmente nota.
Successivamente, con il finire della dominazione araba in Sicilia, gli harem scomparvero ma probabilmente, alcune di queste donne, rimasta in Sicilia e convertite alla fede cristiana, si ritirarono nei monasteri, portando con sé le ricette che avevano elaborato per le corti degli emiri.
Secondo questa storia, l’origine del cannolo siciliano fu una ricetta tramandata dalle donne musulmane alle consorelle cristiane di Caltanissetta, che iniziarono a produrre il dolce inizialmente durante il periodo del carnevale, per poi diventare di uso e produzione durante tutto l’anno.
Il Cannolo è l’inevitabile fraintendimento visivo
Anche se la volgarità sta nelle orecchie di chi ascolta o negli occhi di chi osserva sappiamo bene a cosa state pensando, che la tipica forma del cannolo è divenuta nel tempo oggetto di battute più o meno simpatiche.
Pur cercando di non prendere una posizione ufficiale, proveremo a raccontarvi le possibili origini attorno alla tipica forma cilindrica di questo dolce e il suo nome.
Togliendo il dente, la prima ipotesi riporta alla mente la forma fallica che si pensa sia stata creata dalle donne arabe proprio per lodare la “Capacità” dei loro uomini lontani. In seguito questa “Capacità” è stata mantenuta perché lo stesso concetto è associato alla superstizione di combattere il malocchio nella religione cattolica.
Un’altra origine si pensa derivi dalla preparazione di questo dolce in occasione del Carnevale. il Cannolo dovrebbe avere una sua forma e anche un suo nome dovuto a uno scherzo carnevalesco che consisteva nel far uscire la crema di ricotta dal “cannolo” al posto dell’acqua, infatti la parola “cannolo” era un termine dilettantesco che indicava una sorta di antico rubinetto.
Il Cannolo, un vero SUPEREROE!
Abbiamo visto come il cannolo siciliano, al di là della sua estrema bontà, sia stato oggetto di riunificazione tra culture e religioni diverse, elemento di valorizzazione del lavoro femminile e simbolo contro la sfortuna. Insomma, andando oltre la scorza, la ricotta e i canditi stiamo parlando di un vero e proprio supereroe siciliano.